Funzioni esecutive: cosa sono e come potenziarle

A cura della Dott.ssa Tnpee Giulia Redentore



Le funzioni esecutive sono quelle abilità che rendono l’individuo capace di assumere un comportamento indipendente, intenzionale e utile. Rappresentano la capacità di creare modalità di risposta comportamentale di fronte a circostanze o attività nuove/insolite: la capacità di inibire risposte improprie, di correggere gli errori o di modificare la risposta, di monitorare e aggiornare il proprio comportamento, di attivare strategie di problem solving e di flessibilità cognitiva, di pianificare gli step da svolgere per far fronte a una situazione non abituale, difficile o complessa.

L’attenzione, in tutte le sue componenti, è basilare per lo sviluppo delle funzioni esecutive; al tempo stesso l’inibizione, la memoria di lavoro e la flessibilità cognitiva sostengono la modulazione attentiva. Infatti:

· L’attenzione è un processo cognitivo che permette di selezionare alcuni stimoli ambientali, ignorandone altri: si tratta , dunque, di un meccanismo estremamente utile ai fini della sopravvivenza dell’uomo, in quanto consente di organizzare le informazioni provenienti dall’ambiente esterno, in continuo mutamento, e di regolare di conseguenza i processi mentali.

· Il controllo inibitorio consiste nel resistere ad un impulso o ad una forte attenzione: rende, quindi, possibile scegliere come reagire e cambiare il proprio comportamento ed è fondamentale per rispettare le regole e le norme. Permette di dare risposte ponderate, di rimanere concentrati nonostante i distrattori e di resistere alle tentazioni.

· La memoria di lavoro consiste nel tenere a mente le informazioni mentre si eseguono una o più operazioni mentali: è fondamentale, quindi, per il ragionamento e la risoluzione di problemi, poiché queste operazioni richiedono di tenere in mente molte informazioni, esplorare le loro interrelazioni, quindi smontare le combinazioni e ricombinare gli elementi in modi nuovi.

· La flessibilità cognitiva si riferisce alla capacità di adattarsi flessibilmente alle richieste, di guardare la stessa cosa in modi diversi e da prospettive differenti: è necessaria per affrontare nuove sfide e per cogliere le opportunità quando si presentano inaspettatamente.

La loro importanza è fondamentale in età adulta per fare e mantenere amicizie, per mantenere un posto di lavoro, per l’armonia coniugale, per il controllo del peso, in sintesi per avere una buona qualità della vita.


Proposte di attività:

CARTE UNO 
Si fanno vedere al bambino 20/30 carte al massimo (dipende dal soggetto) una dopo l’altra e si chiede di denominare i numeri o i colori.

Consigli utili: il primo giro di carte va eseguito alla velocità del bambino, successivamente si aumenta la velocità al fine di incalzare il più possibile il soggetto, evitandogli però la frustrazione. Per potenziare l’attenzione sostenuta si può aumentare il numero delle carte o effettuare cambi di velocità.

Variazioni sul tema: si può chiedere al bambino di alternare numero e colore; si possono scambiare i colori (es. quando vedi rosso dici giallo e viceversa, facendo bene attenzione che il bambino abbia acquisito una corretta conoscenza dei colori); si possono associare movimenti per ogni colore, sia da seduti (es. battito di mani, toccare il naso, battere le mani sul tavolo, etc.) sia movimenti grosso-motori (es. salto a piedi uniti, aprire e chiudere le gambe, giravolta, tocco terra, capriola, etc.) inserendo un movimento alla volta; si può associare una lettera per ogni colore (il bambino dovrà dire parole che iniziano con quella lettera) o una categoria (es. animali, mezzi di trasporto, parti del corpo). Questa attività si può utilizzare anche per favorire la lateralizzazione, ovvero la capacità di individuare la destra e la sinistra, (es. batti sul tavolo la mano destra/sinistra, tocca l’orecchio destro/sinistro, o ancora più difficile tocca con la mano destra l’orecchio sinistro e viceversa).

Per i bambini più grandi si può lavorare anche sui fatti aritmetici, chiedendo di sommare o moltiplicare i numeri. La scelta dei numeri è dettata dalle reali competenze del bambino.
    
  
Gestione dell’errore: non si corregge se sbaglia per non interrompere il fluire attentivo durante l’incalzare, si annotano gli errori che gradualmente dovranno diminuire.

· TABELLONE
Tabelloni di dimensioni A4 o A3, con i numeri che appartengono ai fatti aritmetici del bambino oppure con tutti i numeri e l’adulto sceglie solo quelli appartenenti ai fatti aritmetici del bambino. Il tabellone può essere:

Omogeneo  

 Non omogeneo 

Si seleziona un numero dopo l’altro e si chiede al bambino di fare la somma o la moltiplicazione, con le stesse regole utilizzate con le carte uno.

Consigli utili: inizialmente selezionare numeri vicini tra loro e tenendo la punta della penna sul numero selezionato, successivamente si potrà incalzare fino ad arrivare a staccare quasi immediatamente la penna dalla casella e scegliendo numeri distanti tra loro.

Gestione dell’errore: stare in stand-by tra le due celle finchè il bambino non si corregge, non correggere verbalmente, non terminare l’esercizio su un errore, ma proseguire ancora per poche celle.

Variazioni sul tema: si possono scegliere due colori (es. verde e rosso) e concordare precedentemente con il bambino che al verde si addiziona e al rosso si moltiplica; si possono colorare le caselle del tabellone di due colori diversi e procedere come detto prima.



Per i bambini più piccoli e per i bambini discalculici, si possono sostituire le attività precedenti mantenendo lo stesso meccanismo ma in questo caso si tratta di imparare associazioni di aggettivi o sostantivi contrari tra loro (es. caldo e freddo, guerra e pace, notte e giorno, etc.).

· TACHISTOSCOPIO
Per allenare la lettura è necessario rinforzare gli aspetti attentivo-linguistico, attentivo-visivo, attentivo-percettivo. Il tachistoscopio permette di velocizzare la lettura e parallelamente rafforza tali aspetti: il bambino deve leggere le parole che appaiono sullo schermo di un computer e il tempo di esposizione delle parole è regolabile dall’adulto. 

Esistono diversi siti internet dove si può trovare il tachistoscopio, uno di essi è


Altrimenti possiamo divertirci a scrivere delle parole su bigliettini di carta, mostrandole al bambino una alla volta, regolando la velocità e l’esposizione della parola stessa. Indicativamente si possono eseguire 3 liste di parole al giorno per ¾ volte la settimana.


Consigli utili: tempi troppo alti o troppo bassi non servono ad allenare la lettura, pertanto la percentuale di risposte esatte che emerge al termine di ogni sessione deve sempre stare tra il 60% e l’80%; utilizzare sempre il mascheramento per evitare tempi di esposione più lunghi rispetto a quanto programmato; cambiare spesso le liste per evitare che vengano memorizzate; iniziare con parole semplici, sillabe o bisillabe piane, e gradualmente allungare la parola, per ampliare, inoltre, lo span visivo del bambino. Variazioni sul tema: per favorire ancora di più l’ampliamento dello span visivo del bambino nella lettura possiamo utilizzare brani intrecciati di diverso colore. 
Ecco un brano esemplificativo:


· MATRICI 
Si mostra al bambino una tabella in cui inserire diversi bersagli (es. numeri, lettere, sillabe, parole, immagini, etc.) e si chiede di memorizzarla in un tempo deciso insieme precedentemente. Successivamente si coprono i bersagli e si chiede al bambino di rievocarli nella giusta posizione. Inizialmente si chiede di rievocare riga per riga per consolidare la traccia mnestica, successivamente si possono chiedere altre configurazioni.

Consigli utili: inizialmente è opportuno lasciare qualche “buco” ovvero bersagli vuoti, per facilitare il compito; nel tempo si possono variare il numero dei bersagli, azzerando i “buchi”, la grandezza della matrice, la tipologia di bersagli (possono essere utilizzate tipologie diverse per la stessa matrice) e l’ordine di rievocazione.






L’importante è divertirsi!
Andrà tutto bene


Il Team FondazionePaoloVI

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