LA MOTRICITÀ GROSSOLANA: spazio all’esplorazione!

A cura della Tnpee Dott.ssa Tea Della Marra



Il movimento è un fattore centrale e determinante per lo sviluppo psicomotorio del bambino. 

Sperimentare il proprio corpo (ed il proprio corpo in movimento) consente di strutturare non solo aspetti più propriamente neuromotori (come l’acquisizione delle principali tappe di sviluppo), ma anche abilità che mettono in gioco la coordinazione, e quindi l’utilizzo del movimento per uno scopo definito, con o senza l’utilizzo di oggetti. Nel rapportarsi con il proprio corpo e con l’ambiente circostante, il bambino può ritrovarsi coinvolto in attività motorie globali che non richiedono particolare sforzo muscolare (Es. rotolare, gattonare, scivolare, riprodurre andature di alcuni animali etc.) fino a giungere a coordinazioni motorie in cui sono fortemente investiti forza muscolare ed equilibrio (Es. camminare in punta di piedi o sui talloni, eseguire salti di differente complessità, mantenere il proprio corpo in equilibrio etc.). 

Crescendo, inoltre, la motricità si integra con acquisizioni progressivamente più complesse come la lateralità, la conoscenza della volumetria corporea, la costruzione dell’immagine mentale del proprio corpo, giungendo alla possibilità di adattarlo ai vari stimoli presenti nello spazio esterno, investendolo in maniera finalizzata grazie anche al controllo visivo. Difatti, una delle più accreditate teorie della conoscenza, quella dell’“embodiedcognition” (Gallese, Lakoff, 2005), stabilisce che gli aspetti di cognizione sono plasmati dal sistema percettivo del corpo, poiché è il corpo a muoversi ed interagire con l’ambiente. Le esperienze corporee sono quindi alla base di competenze mnesiche, emotive, linguistiche e cognitive. 

L’abilità motoria globale può essere sollecitata con differenti modalità: facendo leva sulle componenti imitative del bambino, sfruttando la sua propositività, creando percorsi psicomotori adatti all’età di sviluppo del bambino, inserendo elementi cognitivi ed esecutivi che incrementano la complessità del compito e così via.



Importantissima, tuttavia, è la componente di piacere, interesse ed energia che accompagna il bambino nell’uso del proprio movimento e che deve sempre essere sollecitata!

D’altro canto, è importante anche lasciare al bambino la possibilità di sperimentare autonomamente il proprio corpo nell’ambiente, senza fornire necessariamente vincoli e/o consegne. Difatti, ciò consente una maturazione del bambino sia espressiva (ad esempio attraverso la ricerca dell’attività simbolica), sia prassica. A tal proposito, pertanto, è importante garantire la possibilità del bambino di interfacciarsi con materiali di differenti consistenze e dimensioni, per agirvi liberamente il proprio potere creativo. 

Consigli sull’organizzazione delle attività:

Sulla base dello spazio disponibile in casa, è possibile creare percorsi (magari scegliendo insieme al bambino un tema in particolare) utilizzando i materiali a disposizione. Es. Sedie, corde, tovaglie, aste di scope e stracci, cuscini, posate, peluches, scotch di carta etc.



- È possibile aumentare la complessità del percorso dal punto di vista motorio. Es. Chiedere al bambino di trasportare oggetti in equilibrio sul vassoio mentre si superano ostacoli, stabilire un numero di secondi per mantenere l’equilibrio, effettuare spostamenti ad occhi chiusi dopo aver osservato il percorso etc.




 - È possibile aumentare la complessità del percorso inserendo dei compiti cognitivi. Es. Dire colori/forme/numeri mentre si salta, memorizzare l’intero percorso e percorrerlo autonomamente, imparare una sequenza di numeri/versi di animali da riprodurre in un determinato punto del vostro percorso etc. 


- Se lo spazio in casa è limitato, no problem! Si può stabilire, ad esempio, un “circuito” di salti o posture da assumere ed eseguire sul posto, utilizzando una palla, associando ogni movimento ad una carta, scandendo i movimenti a ritmo di musica etc. 





Giocate insieme! Ciò permetterà di sollecitare aspetti come la turnazione, il gioco condiviso, l’apprendimento per imitazione e, ovviamente, sarà super divertente!


Il Team FondazionePaoloVI

Commenti