SOS Autismo – Alcuni consigli

A cura della Dott.ssa Tnpee Serena Di Gregorio


Ricorre proprio in questa settimana la Giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo. I disagi che tutte le famiglie stanno vivendo in questo periodo per l’emergenza Coronavirus sono quanto più sperimentati e vissuti in prima persona dai bambini con autismo e dai loro genitori. Se per qualsiasi bambino l’interruzione delle abitudini quotidiane e delle relazioni sociali, il dover passare la maggior parte del tempo tra le mura di casa, rappresentano una fonte di stress, questo è quanto più vero per i bambini autistici, per i quali le routine della quotidianità, scandite anche dagli spostamenti tra la scuola, la riabilitazione e le attività ludiche, sono importanti per il loro benessere emotivo.


Ciò nonostante, è possibile anche per queste famiglie far fronte a questa situazione, o per lo meno è auspicabile fare il possibile affinchè questa condizione non venga “subita” ma si trovi dentro di sé, nella propria famiglia, le risorse per viverla cercando di guardare il positivo, “sfruttando” ciò che di buono essa può dare.

Ecco allora alcuni consigli per vivere questo periodo di quarantena:

1. Creare dei ritmi giornalieri, scanditi dai momenti dell’igiene personale, dei pasti, delle attività insieme ai genitori e quelle di gioco spontaneo. Ogni famiglia può decidere i tempi e i contenuti di questa routine, che peraltro variano in base all’età e alle esigenze del bambino, l’importante è creare un equilibrio tra momenti “strutturati”, ossia definiti da regole e guidati dall’adulto, e momenti per così dire “liberi”.

2. Proporre giochi legati alla sensorialità. I bambini amano molto le attività che coinvolgono i 5 sensi. Manipolare, costruire, colorare sono attività che non solo stimolano lo sviluppo ma sono capaci di rilassare e sciogliere la tensione.

Alcuni esempi: 

- Si può realizzare la pasta di sale (sono tante le ricette fruibili online) e colorarla con coloranti naturali come cacao, curcuma, concentrato di pomodoro, spinaci… Lo stesso vale per i colori a dita, che si possono realizzare con acqua, maizena e colorante alimentare (si risolve così sia il problema della reperibilità dei materiali sia l’assenza di tossicità per i bambini che mettono in bocca).

- Creare collane di pasta dopo averla colorata

- Realizzare collage strappando pezzetti di carta o ritagli di giornale

- Costruire puzzle a partire da un disegno fatto dal bambino stesso e poi ritagliato in più quadrati 

- Attività di giardinaggio in terrazza o sul balcone…


3. Non trascurare l’attività fisica. I bambini hanno bisogno di muoversi perché è il loro modo naturale di esprimersi e,ancora una volta, di scaricare le tensioni. Ecco alcune idee per il movimento indoor:

- Creare il gioco della campana con dello scotch fissato a terra

- Realizzare dei birilli fai-da-te con bottiglie vuote di plastica

- Realizzare percorsi motori con oggetti posizionati a mo’di ostacoli (sempre in sicurezza e con calzini antiscivolo) o con sedie dove strisciare sotto

- Giocare a fare gli animali imitando le loro andature.

4. Approfittiamo dei lunghi tempi a disposizione per i giochi con mamma e papà: in famiglia il contatto fisico non è proibito, anzi, proprio in questo periodo i giochi di contatto, solletico, nascondino , giocare a far finta…sono importanti per creare quel legame affettivo di cui specialmente i bambini autistici hanno bisogno, e che forse nei ritmi della ferialità quotidiana trovano poco spazio. Cerchiamo di coinvolgere anche i fratelli in questi giochi, condividendo il più possibile momenti piacevoli.

Ricordiamoci che questo periodo non è un “vuoto” dove le conquiste raggiunte dal percorso terapeutico finora svolto vadano perse, al contrario, è un tempo in cui far maturare queste conquiste, un’occasione per generalizzare ciò che i bambini hanno imparato e, perché no, raggiungerne di nuove. I miglioramenti dei vostri bambini non sono solo il risultato delle terapie, ma di tutte le esperienze che essi vivono giorno per giorno, anche grazie alle loro famiglie.


Il Team FondazionePaoloVI

Commenti